Igli Tare non sarà il nuovo direttore sportivo del Milan. Il dirigente albanese resta alla Lazio, nonostante il corteggiamento di Maldini.
Il lungo e stretto corteggiamento di Maldini a Igli Tare sembra non aver prodotto i risultati sperati. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna del Corriere della Sera, infatti, il patron della Lazio Claudio Lotito, dopo aver stoppato Simone Inzaghi, sarebbe riuscito a bloccare anche il suo dirigente, responsabile del mercato dei biancocelesti.
Tare, nuovo contratto con la Lazio
Lotito avrebbe convinto il ds albanese a rimanere nella Capitale, mettendo sul piatto un prolungamento di contratto di un anno (l’attuale scade nel 2022) con ingaggio aumentato a 1,5 milioni. Il Milan, attraverso il dt in pectore Maldini, era pronto a offrire all’ex attaccante tre milioni netti a stagione.
La alternative per il direttore sportivo
Il Milan non ha mollato del tutto la presa su Tare ma la sensazione è che 45enne di Valona non sposerà il progetto rossonero. Pertanto, in via Aldo Rossi si studiano le alternative per il ruolo di direttore sportivo. Anche perché il tempo passa e l’organigramma societario non è ancora completato.
I nomi che circolano con maggiore insistenza sono quelli di Sartori, Osti e Frederic Massara. L’ormai ex ds della Roma, cresciuto sotto l’ala di Walter Sabatini, sembra in pole position per il ruolo di uomo mercato del Milan.
L’organigramma del Milan
Nel frattempo, il Milan in settimana annuncerà Giampaolo come nuovo allenatore. Poi sarà la volta del ds con le possibili strade suddette. Infine, c’è ottimismo per il ritorno di Boban: l’attuale numero 2 della Fifa avrà un ruolo molto importante dal punto di vista politico.